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Leggende della Val Pesarina)
In Val Pesarina, diverse storie locali sono state conservate e tramandate di generazione in generazione.
Alcuni esempi sono:
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I danâts da Fuina : il rio Fuina ad Osais è caratterizzato da acque turbolente e spesso le piene producono esondazioni e frane di materiale pietroso. Il suo corso verso monte si insinua in zone impervie e percepite come luoghi insidiosi, in cui nessuno vorrebbe stare. Nell’immaginario collettivo è il luogo in cui venivano mandate le anime delle persone cattive, dei delinquenti e di chi deve ricevere una punizione. Si racconta che fossero incatenati e si sentissero i tintinnii delle loro catene.
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Il danât di Lauc : si tramanda che un uomo di Lauco avesse fatto talmente tanto male in vita che, come massima punizione post mortem, la sua anima fu mandata in Fuina.
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Il cavaliere sul cavallo bianco a Pesariis in Gadoria (strada perpendicolare alla principale all’angolo del civico 55): le ragazze di Pesariis dovevano fare molta attenzione quando passavano nella parte alta della strada, perché potevano incontrare un cavaliere in sella al suo cavallo bianco. Apparentemente un cavaliere, ma i suoi piedi tradivano la sua reale identità: aveva piedi di capra…era il Diavolo sotto mentite spoglie. Il raccontare era pratica quotidiana che accompagnava le conversazioni e i momenti lavorativi degli adulti.
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La Rugiea che portava via i bambini (?) responsabile dei temporali.
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La Magna era una biscia che parlava.