L’antico borgo è situato a sud del castello di Arcano, con vista sul canale Ledra e sulla valle del Corno. Secondo diverse fonti, la sua origine risalirebbe a un periodo compreso tra il XV e il XVI secolo. Feudo dei nobili di Asquino, il villaggio coltivava le cascine i cui prodotti costituivano le prebende del Capitolo di Aquileia.
Il piccolo insediamento si è sviluppato nel tempo a partire da edifici rurali, ai quali si accede attraverso i tipici androni dei fabbricati agricoli. La caratteristica delle abitazioni è la distribuzione degli ambienti, che è solo leggermente diversa tra un edificio e l’altro: al piano terra si trovano le cantine e le stalle, mentre al primo piano ci sono le camere da letto e nel sottotetto il fienile; sul retro, l’aia e l’orto divisi tra le diverse famiglie. Elemento centrale dell’insediamento rurale è la chiesetta di San Giorgio, leggermente rialzata rispetto allo spiazzo antistante. L’edificio, consacrato nel 1505, è costituito da un’aula principale, preceduta da un androne d’ingresso con copertura sostenuta da due pilastri; sulla sommità dell’edificio si trova un piccolo campanile a bifore in cui sono presenti due campanelle. Accanto alla chiesa si trova un antico edificio rurale, recentemente ristrutturato, con muri in pietra e resti di alcune finestre a sesto acuto in mattoni.